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Guida sulle differenze tra il termoadesivo da stampa ed i transfer per stampante laser per tessuti

Differenze tra termoadesivo e transfer

Nel corso degli anni molti clienti mi hanno fatto domande e chiesto consigli sul corretto utilizzo dei termoadesivi da stampa ed i transfer per tessuti chiari e scuri.

Ho pensato di racchiudere tutte le risposte che ho dato in questo articolo.

Continuando la lettura troverai informazioni tecniche, gli errori più comuni da non commettere, consigli sull’utilizzo e le differenze importanti da conoscere tra i tradizionali transfer laser ed i termosaldabili da stampa.

Voglio specificare che i confronti riguarderanno i transfer per tessuti chiari e scuri del tipo “tradizionale” (Classic+Uni e Laser Dark) della marca Forever che è quella che conosco meglio mentre per termoadesivi ho preso in considerazione Politape e Stahls.

Fatte le dovute premesse inizio con le differenze tra i due materiali con un problema capitato ad un mio cliente.

Transfer e termoadesivo su quali tessuti si possono applicare?

Un giorno un caro cliente mi portò in ufficio un completino da corsa con il logo della società quasi staccato dopo pochissimi lavaggi.

Ci eravamo sentiti per telefono e davo per scontato che avesse usato un termoadesivo invece aveva utilizzato un transfer per tessuti scuri…

I transfer Classic+Uni e Laser Dark si possono applicare soltanto su cotone, quindi non sarà possibile personalizzare completini sportivi, borsoni, e tutti quei supporti che contengono poliestere e nylon.

I transfer hanno bisogno di un tessuto con trame abbastanza larghe da poter trattenere la colla.

La maggior parte dei termoadesivi vanno sempre bene per il cotone ed in più si possono applicare anche su poliestere e misti poliestere/cotone.

Il nylon è l’unico tessuto che ha bisogno di un termoadesivo specifico, come il Poli-Flex® ultimate print nylon 4035, perché la colla dei prodotti per cotone non va bene.

La colla dei termoadesivi per nylon riesce ad aderire perfettamente sulla superficie senza bisogno di scendere in profondità.

Transfer e termoadesivo quanto durano ai lavaggi?

E’ una domanda che ricevo spesso alla quale non c’è una risposta esatta.

Sulle rispettive schede tecniche non è specificato per quanti lavaggi sono garantiti visto le innumerevoli variabili dal tipo di stampante utilizzata al tipo di detersivo…

Il miglior consiglio che ti posso dare è di seguire alla lettera le istruzioni di lavaggio per preservare il più possibile la durata del materiale e della stampa.

Nelle schede tecniche è ben evidente la differenza di temperatura tra termosaldabile e transfer.

Nel caso del transfer per tessuti chiari si può raggiungere la temperatura di lavaggio massima di 40° mentre per quelli per tessuti scuri di 60°.

È chiaro quindi che con i transfer non si possono personalizzare indumenti da lavoro.

Pensiamo ad esempio al bar o ad una pizzeria dove ci si può sporcare il bisogno di lavare temperature a partire dai 60° mi pare scontato.

Infine c’è da sapere che i toner che contengono olio siliconico danno hanno una maggiore resistenza al lavaggio pertanto i transfer per tessuti chiari passano ad una resistenza da 40° a 60°.

Per entrambi i materiali vale la regola di lavare la t-shirt al contrario ovvero con la grafica rivolta all’interno, per evitare che il continuo sfregare tra altri indumenti possa rovinare la stampa.

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    Transfer e termoadesivo differenze di applicazione sui capi d’abbigliamento

    Anche sui tempi di applicazioni in passato ho avuto dei clienti convinti al 100% che i tempi dei transfer fossero gli stessi dei termoadesivi con risultati ovviamente terribili!

    • I transfer per tessuti scuri Laser Dark vanno applicati a 200° gradi per 10-15 secondi, poi va rimosso l’application tape ed infine serve un’ulteriore pressata di 40 secondi.
    • I transfer per tessuti chiari Classic+Uni vanno applicati a 200° per 15 secondi e dopo aver rimosso il liner di carta, si pressa per altri 10 secondi per fissare del tutto l’adesivo sul cotone.

    Per i termosaldabili da stampa non è così, bastano 165° per 15 secondi e si può rimuovere subito l’application tape utilizzato per posizionare la grafica sul tessuto.

    I termoadesivi da stampa negli ultimi anni hanno avuto ottime innovazioni sui tempi di applicazione, esistono prodotti che hanno bisogno solo di 5 secondi a 150°, come il cad-color® Sportfilm della Stahls, per aderire perfettamente al capo d’abbigliamento.

    Anche se sulle schede tecniche non è riportato, per abitudine e per sentirsi più sicuri alcuni clienti pressano nuovamente per circa 5 secondi anche il termoadesivo.

    Oltre ai tempi di applicazione sulla termopressa ci sono differenze anche sulla lavorazione del materiale.

    Transfer e termoadesivo differenze sulla lavorazione del prodotto

    Nel caso dei transfer per tessuti chiari dopo aver stampato il file in modo speculare bisogna soltanto tagliare le grafiche (con una taglierina o delle forbici), metterla sulla t-shirt e pressare.

    Il termoadesivo invece, va stampato e intagliato con un plotter dopodiché bisogna spellicolare la parte di materiale in eccesso e con l’application tape prendere la grafica e iniziare l’operazione di pressatura.

    Il transfer per tessuti chiari è molto più veloce da applicare.

    L’applicazione del transfer per tessuti scuri è simile a quello del termoadesivo infatti va stampato dritto, intagliato con plotter in caso di forme irregolari ed infine tramite l’utilizzo dell’application tape la grafica può essere disposta sulla t-shirt e pressata

    Le regole di applicazione e di lavaggio da rispettare

    Una raccomandazione molto importante: segui sempre le istruzioni di utilizzo e fai rispettare i parametri di lavaggio.

    Negli anni ho riscontrato che la quasi totalità delle contestazioni era dovuta ad una errata applicazione oppure ad un lavaggio a temperature troppo elevate.

    Storica fu la contestazione di un termoadesivo completamente scolorito dopo un solo lavaggio ma della cui maglietta non si leggeva neanche più l’etichetta interna… forse l’avevano lavata a 200 gradi centrifugato ad 8000 giri!

    Tutti i materiali hanno una scheda tecnica consultabile online che per comodità ti ho inserito nell’elenco qui sotto.

    Inoltre prima di iniziare una produzione massiva fai sempre un test soprattutto se non hai mai usato quella marca di abbigliamento e se i capi te li porta il cliente, chiedine sempre uno in più per i test, è una garanzia per entrambe le parti.

    Infine allega sempre un cartoncino con le istruzioni per il lavaggio dentro le confezioni dei capi personalizzati, in questo modo verrà visto di certo.

    Quando scegliere il termoadesivo da stampa oppure il transfer

    Molto dipende dalla richiesta del cliente.

    Nel caso in cui c’è bisogno di una elevata resistenza ai lavaggi è chiaro che devi utilizzare il termoadesivo.

    Se così non fosse però e devi personalizzare delle magliette per un evento o manifestazione, che verranno utilizzate soltanto una volta, puoi optare per l’utilizzo del transfer per tessuti chiari.

    Inoltre la stampa laser è molto più veloce rispetto a quella del plotter quindi puoi risparmiare tempo e dedicarlo ad altro, senza mettere in coda un altro lavoro sul plotter.

    L’applicazione del transfer per tessuti chiari è molto pratica perché va soltanto stampato e tagliato e poi messo direttamente sul capo sotto la termopressa mentre nel caso del termoadesivo c’è bisogno comunque di spellicolare e posizionare l’application (che ha un costo da calcolare).

    L’utilizzo dei transfer per tessuti scuri può essere utile quando si devono fare pochi pezzi o addirittura un solo pezzo, ad esempio una maglietta regalo piuttosto che per un addio al celibato.

    Sai meglio di me quanto è sconveniente stampare con il plotter se devi realizzare una sola t-shirt ed in queste situazioni la maglietta la fai pagare di più quindi rientri nei costi maggiori del transfer per tessuti scuri.

    Un altro parametro per scegliere il materiale da utilizzare è la forma della grafica.

    Se la forma è molto irregolare conviene utilizzare il termoadesivo soprattutto se hai un plotter stampa e taglio.

    Dovresti in ogni caso mettere i crocini di registro sul transfer e farlo tagliare dal plotter, a questo punto visto l’ulteriore passaggio che non è linea ma bisogna inserire foglio dopo foglio nel plotter meglio sostenere i costi dell’inchiostro e dell’application tape ma risparmiare notevolmente tempo.

    Spero che questa guida sia stata utile e che ti abbia chiarito qualche dubbio.

    Questi sono i prodotti di cui ho parlato nell’articolo:

    Transfer Forever per tessuti chiari Classic+Uni

    Transfer Forever per tessuti scuri Laser Dark

    Termoadesivo da stampa Flex 401 rn

    A presto

    Daniele Bosco

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      4 Replies to “Guida sulle differenze tra il termoadesivo da stampa ed i transfer per stampante laser per tessuti”

      Enzo Mangiaracina says:

      Complimenti, Come Sempre, sei un svizzero a Palermo. Ciao

      Daniele Bosco says:

      Ciao Enzo! Grazie per i complimenti, nel nostro settore è importante essere precisi e divulgare le giuste informazioni.
      Lo sai com’è basta un parametro sbagliato e si buttano decine di t-shirt!

      Giorgio says:

      Ho appena letto l’articolo sulla differenze tra stampa transfer e stampa su termoadesivo e, finalmente, ho trovato un’esposizione chiara e precisa sulle differenze. Inoltre ho avuto una consulenza telefonica immediata. Grazie

      Carlo says:

      Vi ringrazio per le informazioni, molto utili e chiare per poter capire quale tipo di processo di stampa è necessario utilizzare e per quale utilizzo. Tra l’altro riscontro anche forte professionalità e disponibilità nel dare supporto per individuare le soluzioni più appropriate.

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